uon

con la televisione accesa soffro
non so leggere giornali, settimanali.
leggo pochi fumetti. vivo in esilio
leggo libri, penso molto.

non trovi sia stupida questa invenzione
della parentela? padri, madri... figli.
non potremmo essere tutti uomini? o donne?
o tutti uonne. niente catene

maltenute, o tenute per mano.

bonsai. vengo curato molto
mi si vuole bene, mi si pretende poco
di solito medito e spendo poco
la mia guerra? uon esiste

 

vuoi farti una doccia?
si grazie.

 

' alla mia prossima espressione

un polverone è visivamente limpido,
si capisce subito ciò che fà.
Nasconde, complica e semplifica.
in fondo, sarà un gran casino, ma non
Vedi niente..
di tutta l'arte del mondo,
delle cose belle è solo una fitta
crema bianca, rami spezzati.

per accorgermi che quando
poi si fà pace.. attorno
è ora di trovare un nuovo titolo

lo sponsor di oggi è la sensazione di essere
sempre in ritardo.

 

l'ospite svedese


domani salto giù dal mulino bianco e
faccio girare un po le pale, che se non
arriva acqua, bisognerà pur macinare
per l'ospite svedese; ci saranno
altre occasioni.
certo non posso chiederti di
immaginarlo oltre questo abbraccio.

 


zio isoscele

ma poi, 'sto dubbio, esisterà?

oggi apollo va al tappeto, rocky gonfio, ansima.
avete mai visto i pugili che fanno quella cosa
subdola di abbracciarsi? lo fanno per darsi respiro,
senza scappare.

a casa 3 preventivi.
un gatto affamato,
un contratto pendente, una foca sulla forca

affitto arroganza, 200€ l'anno.

 

info inutili

in 24ore tutto meraviglioso. (i miracoli nel terzo millennio ancora esistono.)

oggi caro Matte ho trovato Germi originale

poi mi chiedo: Oslo o Stoccolma?

in colombia con 7000 euro Denis si compra il terreno per fare la casa, e con
altri 7000 ce la costruisce, nel frattempo impara cosa sono le pentole in Italia, e
cos'è la noia televisiva, sempre in Italia.

entrano nuovi lavori, e i vecchi stagnano.

cerco una tela gigantesca, o ciclopica.

fumo l'ultima della giornata che è anche la prima alle h.2.39,
che non ho ancora imparato a spegnere il lancore da solo.

 

questo è un urlo

alla fine della storia, il mercato si nutre di questi
individui che si immolano, urlando.

la ricerca per una espressione sincera è una mia fissazione di questo periodo. Lei mi sta aiutando molto, coi suoi metodi da lagher.

a distanza di anni, dopo che il mercato ha mangiato tutto,
c'è la rivalutazione, continua l'adorazione di chi ha vissuto i vari "fenomeni" parallelamente agli uomini immolati, ma poi i giovani ascoltano, e non capiscono*.

(questo in corsivo è una mia valutazione, "esteriore". in effetti io non so se capiscano o meno, nè cosa capiscano.)

mentre vorrei una persona tutta per me, mi accorgo che appartiene a un fenomeno mondiale, che di mio ha poco niente, se non le orecchie.

così, la mia gelosia corrosiva e folle si somatizza in nullafacenza, nullatenenza, e pochi soldi.

so che ho avuto un maestro che adesso mi manca tantissimo, che forse non voleva neanche farmi da maestro; è a lui che penso quando ascolto queste cose e mi vengono i brividi.



 

un fumetto TOTALELucca '04

per andare a lucca abbiamo riso molto, tra rocco, giva, panda, alle, gighen e dio.
quelli del cosplay sono fuori come le aquile in ricognizione,

il mondo dei fumetti è stra-vivo, ma c'è un gran casino.
il casino è lo stato embrionale della crazione. Il caos, e tutte quelle storie lì, alle quali partecipo
in prima persona, che vivo sulla mia pelle di neoventitreenne.

lucca è molto organizzata, ma in modo sottocutaneo. i peli dell'organizzazione effettiva spunteranno
nei prossimi anni, se il mondo capisce che i fumetti sono una cosa molto seria, ma fino ad allora
essi saranno patria dei giovani e di quelli che non vogliono invecchiare, e ciò è bene.


da questo caos remoto come la televisione e il telecomando, seguendo l'istinto e una mia nuova
logica di conservazione dei miei umori (ormai celebre il puzzo degli stanzoni espositivi ribattezzati
da guido "le stanze degli odori") vado a casaccio ma solo tra le bancarelle deserte

... ho trovato un fumetto molto fico di frederik peeters che è
stato così gentile da rispondermi in meno di 12 ore, e un raccoltone di autori africani che ho letto
in treno, mentre c'era un inglese che diceva che l'italia fa cagare, i treni merda, il mondo pieno
di puttane, e mi sono stupito non si sia fatto saltare in aria prima di Firenze.

ma io sono sceso a bologna, e mi sono chiesto se fosse il caso di andare atrovare la silvia, ma
poi ho avuto paura dei golem di pietra e fango che fanno la guardia alla piazza di fronte alla
stazione a bologna, e allora sono salito sul primo interregionale. appenain tempo.

ma sempre a bologna la kappa edizioni fa una specie di scuola serale del fumetto, non è detto
che non mi tiri il culo di andarci, così anche io protrò governare il mondo con una penna o un
pennarone.

mi sveglio sempre colle spalle incriccate tranne quando dormo con l'elo.

i quadri vanno bene, ne ho una cinquina nuovi, ma non ho voglia di fare foto. ma comunque ho
messo in carica le pile della macchina succhia pile.

meno male che sono andato a roma per il mio compleanno, è stato uno dei piu bei compleanni,
fondamentalmente a dormire, o a guardare al'elo che lavora, e poi al cinema, anzi prima pizza.
una specie di sogno fatto realtà. che poi è autodistrutto come le lettere di missionimpossibile.

spero che il mondo dei blogger salti in aria, che i blogger si rendano conto che ...
non lo so di cosa, ma che per dio... non loso...

anzi, alle andrà alla blog fest tra i vip.

èh, vogliamo fare un nuovo sito, per una nuova rappresentazione? anzi, scrivo voglio, perchè
in effetti èuna cosa che riguarda me.

la creazione è tipo canale, cioè flusso, ma se cancelli la interrompi, è per questo che quando disegni
con la matita prima fai una lunga sessione di tante righe, poi ad un certo punto quando decidi
che le righe sono abbastanza, o passi il pennarone, o va beh.

la laura mi ha chiamato dicendo schiettamente che basta con le lezioni di pc. Sicuramente ultimamente
erano diventate abbastanza pallose, difficili da seguire. poco interattive. impariamo.
perchè da una parte quando spieghi, devi avere orecchie enormi, e occhi appuntiti per vedere quando
nella gente c'è interesse o meno. anzi, te lo fanno capire molto bene. lo sbadiglio vuol dire che devi
tirare fuori dal cappello delle magie qualcosa. e questo qualcosa ? da dove salta fuori?

la risposta è non lo so, credo che per un po i miei adepti patiranno le infinite torsioni e introtorsioni della
noia acida sul loro corpo senza peli e rosino. ah-.

un nuovo sito, magari intitolato a S.Simone che evidentemente mi protegge. ma Sì, un sito internet, siamo
nel nuovo millennio, non vanno più quelle cose noiose da appendere alle pareti delle chiese per grazia
ricevuta, le chiese sono disabitate, bisogna fare o un sito internet, o un cartellone da cinema, un film,
in onore di S.Simone. Visto che il cinema è la chiesa del nuovo millennio, il cinema dice cosa è giusto,
il cinema ti fa capire come ti devi comportare, il cinema ti parla e tu stai zitto. Al cinema c'è rispetto.

(io quindi andrò ad abitare tra un cinema e una chiesa in disuso. il 15 se quellì li si decidono a chiamarmi)

da lì l'idea di Alle del teatro, Uno nuovo spettacolo teatrale tutto improvvisato, dove fondamentalrmente
lui può picchiarmi. Per tutto l'anno io gli rompo le palle, poi la sera della prima lui mi carica di botte.
è uno spettacolo che sono disposto a ripetere diciamo una volta all'anno.

vorrei sapere chi sono questi tre allegri ragazzi morti, e se hanno bisogno di qualcuno che abbia
molta voglia di suonare, eccetera. La musica. ah.

ah ma basta scrivere che poi alle non fa in tempo a leggere.

ah, il progetto X si farà, ma per ora non gli ho ancora trovato un nome utile e carino.
Sergio? Fausto? Columbro? Tiafano? Zusborru? Tipadulu? Franco? non lo so.
non ho neanche capito se lo farò da solo o se luca mi darà una mano, è latitante
più che mai, e non ho capito se ciò mi piace. ma comunque è da accettare.

che bello il mondo oggi.

 

 

 

 

stessi pantaloni, stesse scarpe, tra poco stessa giacca.

un anno fa,

quel cappello che non ti è mai piaciuto non lo trovo più.

 

 

 

 

Simone Righini - 2004