il sole d'inverno o in teatro


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questa è Roma

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30 dicembre 2003, cito-visioni

dico "Oilè! Caro direttore, la vedo di continuo passare,
davanti alla mia porta socchiusa, carico di sacchi neri
della spazzatura."

penso, uno è bello grosso, il secondo gocciola
marrone e rosso -vinaccia- ma dal terzo m'è sembrata
spuntare una gamba.

annuso, questa puzza sulla moquette mi mancava giusto,
per completare la raccolta d'odori notturni che
si spandono da e per questa camera storta.

tocco quella chiazza lasciata, ed è viscida e sinuosa.
e tiepido ricordo l'ultima volta che ho sfiorato della mia
donna una coscia, anzi vicino... lì vicino.

bene, penso, ne ha fatta un'altra delle sue quel
vigliacco
, è già la seconda questo mese, ma ai suoi
festini neanche fossi morto mi chiamasse.

questo gusto che sento nel palato, decente sta sera,
dalle persiane asciutte arriva con un fil di luce,
e fuori le nuvole si raggrumano tagliate dalle case difronte.

sciocco matto sono stato a smettere di credere in quelle
poche volte rimaste sul fondo del barattolo di vernice.


29 dicembre


ecco qua.
sono talmente incapace
che non riesco neanche a fare "il Male".

gatto almeno togliti dalle mie gambe.
non sai cosa ho appena cercato di fare?

non so, fammi vedere che hai paura.
un pochino.

non essere cosi tranquilla maledetta gatta.
e smettila di cercarmi e salirmi addosso e smetti di addormentarti su di me

potrei farti malissimo un giorno sai?
sono pericolosissimo sai?

ho già fatto malissimo sai?

e smettila di farti toccare, coccolare,
Piantala di fare le fusa!

non cominciare adesso a fidarti di me.
o mi legherai.

senza farmi male.


25 dicembre 2003 - natale

una macchinina rossa.
un paio di scarpe nuove e strette.
un gilé.

quaranta quattro gatti, due uova nuove.
la solita aria imperdonabile.

Simo, allungami l'insalata.
Simo vieni a fare la foto.

Simo non mi hai regalato proprio niente
quest'anno.

ho fatto del mio meglio.
strano che non sia abbastanza.

ho veramente fatto del mio meglio?
come in chiesa,

siamo degni di questo pasto?

Si, e vaffanculo
alle incertezze.


22 dicembre - il giorno del film
e sono ricordi, Sandro.


16 dicembre 2003 - appunti come canovacci

Un uomo in piedi, vestito come un monaco, alto, voce profonda recita; un ragazzo cammina per il palco senza meta, quasi balbettando.

bisogno di approvazione.

2 stadi.

cel'ho e lo regalo.
non cel'ho e lo cerco.

oppure sto medio.

è possibile medio?

oppure mi anestetizzo.
mi anestetizzo perchè per esempio ho cercato troppo
senza trovare. ho spremuto troppo le mie arancie sicure,
senza cercarne di nuove.

io parlo di tutti.

lei si sente incompresa, sente che qualcuno vorrebbe spiegarle
come lei stessa è fatta, sentendosi cosi usurpata, si difende,
attaccando. con reazioni a catena, punta alla gola, con artigli.

quando è in questo stato, difensivo-offensivo batte i pugni
contro il mio muro, a volte cannonate, a volte solo bussa.

vuole entrare, dimosotrare se stessa, la sua verità,
difendere l'unicità della sua esistenza.

capiscimi!
capiscimi!

 

15 dicembre 2003 - Opera

Palco buio. Due personaggi, un terzo sempre in silenzio, al centro della scena. Si apre un sipario trasparente

Ogni movimento del mimo è una dichiarazione
di esistenza: io sono qui: non altrove.

Chiederle sempre se

Solo i suoi sorrisi, in una cartolina infinita.
e non riesco a piangere, per tutto il bene
che gli voglio. gli telefono và.

Veramente mi ama.

Uno stronzo scherzo.
poterci scherzare.
poterle ridere in faccia.

Perchè io ancora a chiedermi

Parlare di figli per scherzo.
averlo sul serio del rancore e non
saperlo, a chi darlo. o come trasformarlo.

Se è vero che la amo.

Passa le giornate con amore per i secondi...
Non trovarmi niente in tasca la sera.

Senza smettere di fare domande. stupido

Ma una bella canzone, quella si.
quella.

Capendo niente, di dove sta questo...

Progettare fughe senza credere più che la fuga
possa risolvere.

noi.

Ma continuare a progettare fughe.
senza scappare, alla fine


10 dicembre 2003

Peeeeeep!!!!
dai stai calma, non serve incazzarsi.

eh ma hai visto cosa ha fatto?

si si. lascia stare, non fare sgarri ai camionisti.

tanto lo sai che la prossima volta sarai tu a incazzarti.
...è vero...

Peeeeeeeepp!!!
che fai?

ti do una mano a suonare.
Peeepp!! Peeeeep!!!


4 dicembre, 1 del pomeriggio

i Rem pompano. niente da dire


3 dicembre, 3 del pomeriggio

- Tarzan non ci sono più banane su questo albero.
e quest'anno ce ne sono pochissime dappertutto.
ho parlato con quella nostra amica scimmia della radura, dice che anche da loro quest'anno ci sono pochissime banane.

- Jane vorrei un bacio.

- Ma Tarzan! quale bacio! Ti sembra il momento?
questo albero non mi da sicurezza, di qui a sei mesi saranno finite tutte le banane!

- Cercheremo altrove.

- Ma no Tarzan! non c'è tempo! non c'è tempo!
...e questa jungla è un gran casino.

...Jane siamo venuti apposta ad abitare nella jungla . -
piuttosto, è un mese che non si tromba.

- Ma che tromba! Guarda tutti i gorilla come stanno bene,
le scimmie anche. siamo gli unici sfigati a non avere banane.

- Vuoi cambiare albero?

- Magari. Ma non se ne trova nessuno che faccia per noi.
... questa jungla è proprio un gran casino. ah, se penso anche
solo all'anno scorso, avevo una scorta di banane da camparci
un anno... e ci sono campata un anno.
Insomma Tarzan i tempi sono difficili...
Credo che tu debba andare su un altro albero. Potremmo continuare a stare assieme, certo.
Ma io qui ho bisogno di qualcuno che mi dia sicurezza, che mi dica "ti do tot banane all'anno"

- Jane ma tu mi ami?

- Ma quale amore Tarzan! qui è questione di BANANE!


2 dicembre, ore 1.55 di notte

C'erano una volta un amico ed un' ossessione. L'amico compariva nelle sere piu strane raccontando fatti così strani da sembrare comuni. L'ossessione rideva amaramente messa in disparte.

C'era un mago nascosto nel bosco a pregare magie, una strega così simpatica e amorosa da non sembrare più strega, ormai. Un pulcino respirava l'aria fresca del mattino.

il bosco era tiepido, caldo e verde quella mattina. arrivava da lontano il profumo dei forni, dei panettieri e della vita movimentata della città.




1998 - 2003: Simone V.G. Righini