... Eccetera ...
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Quello che alle non avrebbe fatto in tempo
a leggere. ah già. ho già tutto quello che vorrei.
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cari signori della hp
ho capito che le vostre pubblicità sono proprio stilose,
ma adesso metterci sotto gli who non vi sembra un po eccessivo?
in ogni caso mi preparo per la versione con war pigs.
ma aspetto anche, perchè il primo gennaio forse succede un casino.
o forse no. ma sicuro ci sarà da ballare, èh?
?" |
nàtural se chiudo gli occhi dopo una mezza giornata di una foto così. |
natùral tra le altre cose, c'è quella storia del gruppo, un gruppo di
persone, ha un perimetro. |
naturàl con la macchina accesa tutte le cose |
ti capita mai?
di avere un passato che si fa vedere a sprazzi tra le cartoline, le lettere
vecchie e gli
scatoloni accantonati? o le persone del passato ti bussano mai in mente?
a me spesso, e mi viene molta voglia di fumare, per metterli da parte. le sigarette
mi permettono 5 minuti di malinconia pura, spessa e insolubile.
il fumo da osservare seduto davanti alla porta di casa, mentre guardo la campagna,
o in camera, mentre guardo le pareti della camera, diventa più spesso
della nebbia.
sto per lasciare questa casa, nella quale non ho vissuto. e Fuori tutti quanti,
a trovarmi.
fantasmi.
sono tutti bravi a cacciare i draghi, ma quanti sanno mungere una mucca?
tutti i giorni?
tutta la vita?
giornata persa? o grigio persiano.
Se hai questa spiacevole sensazione, prova un nuovo prodotto,
venuto dalle indie, le colonie ultramondo, il posto dove tutto è
molto più sano, ma che stranamente sono sconsigliate, turisticamente,
povertà, malattie, sinonimi, vuoto interiore. le cose e i tempi invecchiano senza stagionare, passo dal tempo velato di pioggia ottobrina, al freddo fuori la macchina altrui, ma guidabile. parole in codice, i quadri, di questo periodo, decifrare linguaggi che la lingua non sa parlare, l'orecchio non capire. figurati. fumetti decenti? persone decenti? abiti decenti? calzature eleganti? il ferro da stiro ha stirato una cimice prima dei miei panni, e così ora io e lei siamo una cosa sola. la cimice, come cronenberg, che nessuno capisce, che neanche lui si capisce, che guardi una cosa e lasci che l'intrattenimento ti intrattenga. in piazza, piazzanti politici, vendono verità oggi. C'è un seggio da conquistare. sempre in piazza incontri, modi di velare con la pioggia un umore che non capisco, e che evito, come avrei voluto evitare la cimice sul ferro da stiro. prova a stirare una cimice sulla maglietta cotonata ipercoop. la serata sorriderà; la verità politica sarà eventualmente tua, una stirpe seguirà le tue orme dirette, decise, spago turchino nella nebbia padana, di ognissanti, e compleanno. |
'notte
fiera' presto, prestomimica una parrucca viola, cellophan, tarchiati nani al seguito di vibrante travestitismo. quel perno di auto-crocifissione, divisa, per presenziare a indomitilla, spelusa serata. frigiole, furto, fissione. Funghi? felici felidi. uno gli manca qualcosa, e fa fatica a pagare la provvigione, ma di verità si adorna il capo, si spande colore, si scotcha trasparente, e pria va, dinnanzi i fondali, smaglia, assurge, peta sprinta e và. |
> and justice for all vuol dire:
che chi non raccoglie la propria spazzatura,
prima o poi raccoglierà quella d'altri.
in 3 c
metti a posto un quadro, e si piega. lo rimetti in linea, e
si piega dall'altra parte.
la sensazione di fare le cose per poi rifarle è quel genere di stress
che si intende...
o anzi, sei un perfettino, che se stai facendo una cosa e non la finisci bene
bene,
mentre ne stai facendo un'altra ti torna il pensiero di quello che non hai finito
bene bene...
hai la sensazione che ci sia qualcosa di molto bello da qualche parte, fra internet
e
la finestra di casa, che manchi solo un altro secondo, e quel secondo arriva
solo...
pensi di aver fatto una scelta giusta, rinunciando a qualcosa che ti servirà,
quasi
subito. qualcosa ...
la sensazione di angoscia che è sboccata col farmi sboccare, è
tipo il tappo che
stappa in mille colori, tipo catarro del cammello. Si ma...
gente che arriva da tutti i pori del mondo, a dire che l'università è
una cosa giusta
e saggia, che aiuta le menti e che in definitiva serve.
il fatto che effettivamente non trovi, o non sia. o non si sa. questioni di
lavoro che
possa soddisfare i bisogni primari, tra i quali io ho anche i secondari.
la sensazione di essere in un grosso budino probabilistico, e che si sposti
poco
velocemente, che non si sposti... che il tempo passi, inutile.
una nitida percezione di bisogni da soddisfare al più presto, con mezzi
legittimi,
senza sprecare altro tempo... recitando, esasperando...
perchè in effetti se c'è una cosa nella quale
sono sempre stato bravo
è slegare nodi.
~*~
l'uomo ricco?
chi ha il tempo di giocare con un gatto.
E' solo che io di tutta questa ricchezza non so che fare.. è più
il tempo che passo
a temere di perderla, che quello in cui la godo.
è ora di spendere?
ieri era
quando i pantaloni marroni
sono l'unica alternativa alla
vergogna
il primo giorno del mese
e la mia malattia la figa.
(era fuga.. ma nella società in cui viviamo...)