... Eccetera ...

non è un caso. Ieri sera ho visto m. ibrahim e i fiori del corano. E sentire un altro omar che
parla, quasi un vecchietto. bello, emozione, eccetera.

l'emozione poi si addormenta, va a letto con la nostalgia, nasce un figlio, la mattina di
stamattina, che si sveglia presto per portare la macchina dal meccanico.

truce vita delle otto del mattino, mattina grigia, espressione di questa terra, calda dentro
immagino, ma non fuori. Fiori nel giardino, notati ieri sera, come tutte le sere.

mia mamma è nata a medesano, un paesino, per il quale passerò oggi in macchina, per
andare ad un appuntamento di lavoro importante, perchè piacevole.

strano che le cose piacevoli siano importanti. pio nono è un papa, e non c'entra niente.
da Adams che è morto, ho imparato la questione dell'infinita probabilità, che diventa probabile.

volevo scrivere qualcosa di bello per riconquistarti. ma è tardi. è sempre troppo tardi per
queste cose. è tardi al mattino e sei in ritardo, e ormai è fatta, e puoi solo correre.

la sincerità, le belle idee di una coppia che funziona. Le balle. Le mucche e i campi, sono
un sogno dal sapore acido che mi limito a guardare, con fare vuaieristico.

anche per la vacanza in corsica sono passato per medesano, e ho scritto:

" 26 giugno 2004.
stazione di Fornovo, arrivato qui con regionale a diesel meraviglioso, deserto, attraverso
la campagna della mia "stirpe". medesano
il ferroviere mi ha aiutato (o evitato, non si capisce)
riconduzione agli archetipi familiari delle case, in fase di esplorazione.
la mancanza dell'articolo nell'inglese. "

sfogliando il quaderno con gli appunti, poco fa, l'importante impressione che sia tutto lì,
quello che doveva essere. ci sono appunti di articoli da scrivere, progetti, stracci di
pensieri, come fotografie delle nuvole.

allora tutte le mie volontà, si addormentano, soddisfatte, placate.
non ho fretta di rendere immortale niente, metto vernice sottovetro. dormo inquieto per
mezza giornata, e poi vado... per la campagna, vedo gli alberi gialli bellissimi, più di
quelli della foto di windows xp.

io non capisco il tuo modo di vivere, non lo capirò? non lo so.
io imito quello che mi piace.
così io divento quello che mi piace.
così io piace a me stesso.

tutta una vita a correre dietro alle cose.

e adesso smetto senò alle non fa in tempo a leggere.

 

Quello che alle non avrebbe fatto in tempo a leggere.

non è possibile stare in riva al fiume ad aspettare. questa saggezza tutta orientale non è compresa dai nostri popoli.

qui vince qui trabacha, siamo una repubblica fondata sul lavoro, non una massa nomadica. non abbiamo le basi culturali per aspirare a quel genere di libertà intellettuale e fisica.

ah ma il movimento? si si, quel movimento. quei due italiani insoddisfatti di queste catene, che non sanno vivere senza essere, che non sanno amarle quando stringono.

cos'è un problema romantico? cos'è un problema che la cultura può risolvere?

a questo punto la soluzione alla mia paturnia perenne sarebbe chinarmi in un ligio studio del sistema, delle ottemperanze, dei patti cordogliati, del vivere dei miei parenti antichi.

o no? non è giusto credere che ciò che è passato sia giusto, e ciò che è presente sbagliato.

comunque c'è la giustizia del presente. è quella giustizia che mi vede solo, a scrivere, anzichè ...

ah già. ho già tutto quello che vorrei.
mi dimenticavo di essere ricco: posso giocare coi gatti quando voglio.

quindi è un problema di volontà:
e la volontà è succube dell'emozione.

quindi emozionalmente... eccetera.

 



cari signori della hp
ho capito che le vostre pubblicità sono proprio stilose,
ma adesso metterci sotto gli who non vi sembra un po eccessivo?

in ogni caso mi preparo per la versione con war pigs.
ma aspetto anche, perchè il primo gennaio forse succede un casino.
o forse no. ma sicuro ci sarà da ballare, èh?

 

il giorno che imparo a fare una foto così... ?"

nàtural

se chiudo gli occhi dopo una mezza giornata di
internet, tutta la fila di immagini sangue, sfocata
e luminosa sul retro della retina.

mentre ero seduto sullo scalino di casa, verso
le 2, a guardare la nebbia e i gatti mi sono corsi
incontro... strofinati e arrampicati si saranno
chiesti se ero io a fare tutto quel fumo.

una foto così.

ma a che cazzo serve? c'è già una foto così.

natùral

tra le altre cose, c'è quella storia del gruppo, un gruppo di persone, ha un perimetro.

poi, è tutto intrattenimento, ma per fortuna alle dice che non è importante,
e a lui posso credere.

ah

naturàl

con la macchina accesa tutte le cose
sono più divertenti, perchè hai fretta.
eppure staresti lì per tutta la notte,
ma la benza costa.

 

 

ti capita mai?

di avere un passato che si fa vedere a sprazzi tra le cartoline, le lettere vecchie e gli
scatoloni accantonati? o le persone del passato ti bussano mai in mente?
a me spesso, e mi viene molta voglia di fumare, per metterli da parte. le sigarette
mi permettono 5 minuti di malinconia pura, spessa e insolubile.

il fumo da osservare seduto davanti alla porta di casa, mentre guardo la campagna,
o in camera, mentre guardo le pareti della camera, diventa più spesso della nebbia.

sto per lasciare questa casa, nella quale non ho vissuto. e Fuori tutti quanti, a trovarmi.
fantasmi.

sono tutti bravi a cacciare i draghi, ma quanti sanno mungere una mucca?
tutti i giorni?
tutta la vita?

 

giornata persa? o grigio persiano.

Se hai questa spiacevole sensazione, prova un nuovo prodotto, venuto dalle indie, le colonie ultramondo, il posto dove tutto è molto più sano, ma che stranamente sono sconsigliate, turisticamente, povertà, malattie, sinonimi, vuoto interiore.

le cose e i tempi invecchiano senza stagionare, passo dal tempo velato di pioggia ottobrina, al freddo fuori la macchina altrui, ma guidabile.

parole in codice, i quadri, di questo periodo, decifrare linguaggi che la lingua non sa parlare, l'orecchio non capire. figurati.

fumetti decenti? persone decenti? abiti decenti? calzature eleganti? il ferro da stiro ha stirato una cimice prima dei miei panni, e così ora io e lei siamo una cosa sola.
la cimice, come cronenberg, che nessuno capisce, che neanche lui si capisce, che guardi una cosa e lasci che l'intrattenimento ti intrattenga.

in piazza, piazzanti politici, vendono verità oggi. C'è un seggio da conquistare. sempre in piazza incontri, modi di velare con la pioggia un umore che non capisco, e che evito, come avrei voluto evitare la cimice sul ferro da stiro.

prova a stirare una cimice sulla maglietta cotonata ipercoop. la serata sorriderà;
la verità politica sarà eventualmente tua, una stirpe seguirà le tue orme dirette, decise, spago turchino nella nebbia padana, di ognissanti, e compleanno.
'notte fiera'

presto, prestomimica una parrucca viola, cellophan, tarchiati nani al seguito di vibrante travestitismo.

quel perno di auto-crocifissione, divisa, per presenziare a indomitilla, spelusa serata.

frigiole, furto, fissione. Funghi? felici felidi.
uno gli manca qualcosa, e fa fatica a pagare la provvigione, ma di verità si adorna il capo, si spande colore, si scotcha trasparente, e pria va, dinnanzi i fondali, smaglia, assurge,
peta sprinta e và.




> and justice for all vuol dire:

che chi non raccoglie la propria spazzatura,
prima o poi raccoglierà quella d'altri.

 

in 3 c

 

metti a posto un quadro, e si piega. lo rimetti in linea, e si piega dall'altra parte.
la sensazione di fare le cose per poi rifarle è quel genere di stress che si intende...

o anzi, sei un perfettino, che se stai facendo una cosa e non la finisci bene bene,
mentre ne stai facendo un'altra ti torna il pensiero di quello che non hai finito bene bene...

hai la sensazione che ci sia qualcosa di molto bello da qualche parte, fra internet e
la finestra di casa, che manchi solo un altro secondo, e quel secondo arriva solo...

pensi di aver fatto una scelta giusta, rinunciando a qualcosa che ti servirà, quasi
subito. qualcosa ...

la sensazione di angoscia che è sboccata col farmi sboccare, è tipo il tappo che
stappa in mille colori, tipo catarro del cammello. Si ma...

gente che arriva da tutti i pori del mondo, a dire che l'università è una cosa giusta
e saggia, che aiuta le menti e che in definitiva serve.

il fatto che effettivamente non trovi, o non sia. o non si sa. questioni di lavoro che
possa soddisfare i bisogni primari, tra i quali io ho anche i secondari.

la sensazione di essere in un grosso budino probabilistico, e che si sposti poco
velocemente, che non si sposti... che il tempo passi, inutile.

una nitida percezione di bisogni da soddisfare al più presto, con mezzi legittimi,
senza sprecare altro tempo... recitando, esasperando...

perchè in effetti se c'è una cosa nella quale sono sempre stato bravo

è slegare nodi.

~*~

l'uomo ricco?

chi ha il tempo di giocare con un gatto.

E' solo che io di tutta questa ricchezza non so che fare.. è più il tempo che passo
a temere di perderla, che quello in cui la godo.

è ora di spendere?

 

 

 

ieri era

quando i pantaloni marroni
sono l'unica alternativa alla
vergogna

il primo giorno del mese
e la mia malattia la figa.

 

(era fuga.. ma nella società in cui viviamo...)